RISARCIMENTO DANNI RESPONSABILITA' MEDICA
Descrizione servizio
CHIARIRE I FATTI
Per accertare eventuali responsabilità medico-sanitarie, innanzi tutto, va esaminata la vicenda clinica raccogliendo la documentazione del ricovero. E’ opportuno fare richiesta alla struttura non soltanto di copia delle cartelle cliniche, ma anche delle immagini degli esami strumentali effettuati, che in genere non vengono rilasciate automaticamente. A questi atti vanno aggiunti anche eventuali documenti che attestino le condizioni di salute del paziente al momento del ricovero, per conoscere la sua situazione di partenza e le eventuali comorbilità, se presenti. Ci vuole un po’ di pazienza: per legge, la documentazione deve essere rilasciata entro sette giorni dalla richiesta, anche se questo termine difficilmente viene rispettato. In genere, si attende circa un mese per entrare in possesso di tutti gli atti e poter così valutare se ci sia un impegno di responsabilità medica.
GESTIONE STRAGIUDIZIALE
Fatta questa valutazione, chiaramente, non bisogna andare subito in tribunale con una causa di responsabilità medico-sanitaria. Infatti, dopo aver chiarito i contorni della vicenda clinica, si attua la cd. “gestione stragiudiziale” del caso: in pratica si fanno dei tentativi preliminari per vedere se è possibile trovare un accordo bonario tra le parti (paziente, sanitario, struttura e relative assicurazioni, quando ci sono). Se l’accordo viene raggiunto, si perviene alla liquidazione spontanea del risarcimento danni e l’iter finisce senza addentrarsi nei meandri di lunghe e dispendiose cause. Altrimenti ci sono i cosidetti mezzi di risoluzione alternativa delle controversie.
MEDIAZIONE E ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO
In particolare, in materia di responsabilità medica esistono la mediazione e l’accertamento tecnico preventivo. La prima consiste nel ricorrere a un organismo terzo per tentare di mettere d’accordo le parti. Poi c’è l’accertamento tecnico preventivo: il giudice, che non è esperto di medicina, nomina subito un medico legale e uno o più specialisti nelle discipline in cui è avvenuto l’episodio di presunta negligenza. Questo collegio così composto svolge le operazioni peritali nel rispetto del contraddittorio delle parti (quindi confrontandosi con i consulenti dei pazienti, delle strutture e degli operatori sanitari). Anche in questa sede viene analizzata la vicenda clinica, viene redatta una relazione e si può giungere a un accordo senza adire la strada giudiziale della causa civile, la cui durata può variare a seconda della complessità del caso, ma il più delle volte non è inferiore ai due o tre anni. Se tutti questi tentativi preliminari falliscono, però, l’aula ed il tribunale diventano inevitabili.